SYDNEY – 29 anni, originario del Molise, (Termoli) dottore in Comunicazione Internazionale e con un passato da direttore di centri commerciali e copy writer lavoratore a tempo pieno e con la sola passione per la moto, insomma il classico ragazzo che qualsiasi genitore ne sarebbe orgoglioso, ma, quando meno te lo aspetti ecco che Massimiliano decide di abbandonare tutto e coltivare il sogno della sua passione, un lunghissimo viaggio in moto, un’avventura che prende il nome “Australia Twin” e non è da tutti perché non si tratta del solito viaggetto estivo ma di un vero e proprio viaggio organizzato nei minimi particolari perché come ci spiega Massimiliano ci è voluto un intero anno per organizzarlo.
Il prossimo sette agosto in sella la sua Honda Africa Twin, Massimiliano partirà da Termoli alla volta dell’Australia. Quattro mesi in sella attraversando: Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran, Pakistan, India, Thailandia , Cambogia, Indonesia, per arrivare in Australia.
Un viaggio esclusivamente in moto e da solo con soli due passaggi obbligati in nave e poi l’arrivo a Sydney nella prima settimana di gennaio 2012.
Ci siamo, finalmente il 7 agosto si parte per l’Australia Twin.
“E sì. Dopo mesi di preparazione (ed un po’ di tribolazioni) finalmente sono arrivato agli ultimi preparativi prima del viaggio verso l’Australia; salvo imprevisti dell’ultimo momento ho fissato la data di partenza: 7 agosto, ovviamente da Termoli!
Parlo al singolare perché, nel corso della fase organizzativa, io ed il mio ex collega abbiamo realizzato di avere fini diversi e metodi di lavoro non coincidenti. Lunghi confronti, le dovute spiegazioni ed i chiarimenti del caso, alla fine abbiamo capito che i presupposti per viaggiare in tandem non c’erano più e sarebbe stato più proficuo, per entrambi, procedere autonomamente. Dunque, come si dice: "Meglio un fidanzamento rotto che un matrimonio sbagliato."
Senza il tuo amico, cambia qualcosa?
“No, non cambia di una virgola e viaggerò accompagnato dallo stesso spirito e dalla stessa tenacia che mi hanno condotto, attraverso mesi di preparazione e difficoltà, fino ad oggi. La prospettiva di trascorre diversi mesi da solo non mi spaventa, anzi credo sarà uno stimolo in più per conoscere genti e persone che incontrerò lungo il viaggio. Alla fine è proprio questo che desidero: conoscere il più possibile quanto di bello il mondo ha da offrire, ivi compresi usi, costumi e modi di concepire la vita diversi da quello che tutti conosciamo. La mia speranza è di poter apprendere cose nuove ed aprire le mie vedute il più possible c’è un tesoro in ogni dove e mi aspetto di imparare qualcosa anche da un incontro fortuito, non potrei chiedere di meglio”
E’vero che anche dall’Australia molti molisani si sono già messi in contatto con te?
“Verissimo. Da quando ho preso questa decisione mi hanno scritto un sacco di persone, molte delle quali hanno vissuto o vivono in Australia. E non immaginavo di conoscere un sacco di corregionali che, come me, hanno scelto di fare un’esperienza di vita così lontano da casa. Alcuni di essi sanno della mia partenza e mi hanno contattato per incontrarci una volta giunto e non vedo l’ora d’incontrarli: dopo tanti mesi di viaggio, fatica, disagi e dopo tanti chilometri ‘riassaporare’ un po’ di Molise e sentir parlare la stessa lingua sarà sicuramente emozionante! E mi farà sentire un po’ meno lontano da casa. Sì, perché nonostante la mia decisione tengo molto alla famiglia e alle mie radici: so che mi mancheranno”.
Quanto tempo ci è voluto per organizzare?
“Più di un anno di gestazione. Le difficoltà sono state tante: raccogliere informazioni, lavorare al sito internet, scegliere l’equipaggiamento, sistemare la moto, cercare sponsor, fare i visti, le vaccinazioni, i documenti necessari, un vero e proprio lavoro a tempo pieno! E i momenti di stanchezza non si sono fatti attendere, ma in tutto questo mai un attimo di ripensamento” .
Come ti sei organizzato per il vitto e l’alloggio?
“Dormirò negli ostelli, usufruendo del Couchsurfing e dell’ospitalità di alcuni amici ma, per ogni evenienza, avrò con me anche una tenda”.
Perché hai scelto Sydney come meta d’arrivo?
“Perché “è la città che combina le migliori possibilità lavorative. Vorrei trovare lavoro nel campo del turismo, nelle escursioni in motocicletta. Ma ho anche dei buoni contatti nel giornalismo: a Sydney c’è una grande comunità di italiani con un giornale in italiano, La Fiamma”.
Com’è nata l’idea?
“Il tutto ebbe inizio, l’estate scorsa, in una sera insonne in cui ho finalmente preso la decisione di partire per l’Australia e, soprattutto, farlo in questa singolare maniera. Da allora tanta fatica, ma anche tanta caparbietà per tenere duro e sviare critiche e messaggi destabilizzanti. Non tutti hanno espresso parere favorevole alla mia idea e (anche se molti lo hanno fatto a fin di bene) in tanti hanno tentato di farmi desistere. Vedremo chi avrà ragione, la strada sarà il giudice finale.
Tuttavia voglio dire “Grazie” a chiunque abbia espresso un pensiero positivo verso le mie idee e riserbato delle parole di incoraggiamento: le ho veramente apprezzate e sono state di aiuto nei momenti più duri”.
Come si può seguire il tuo viaggio, hai dei contatti?
“Certo, attraverso il sito internet www.australiatwin.it ho fatto un resoconto della fase di preparazione e fornito (spero) qualche spunto di riflessione per chi intenda intraprendere un viaggio, non importa quanto impegnativo e quale sia la meta.
Nella sezione “Diario di viaggio” pubblicherò delle fotografie e dei resoconti delle tappe che farò, inoltre sarò sempre rintracciabile tramite un geo localizzatore Spot che segnalerà in tempo reale la mia posizione (così mamma e papà potranno stare un po’ più tranquilli almeno spero!). E se qualcuno vorrà, sarò lieto di scambiare due chiacchiere attraverso il forum e le e-mail: così mi sentirò un po’ meno solo lungo il cammino”.
Spero che i canali che sto sfruttando possano interessare chi abbia intenzione di seguirmi in questo progetto: oltre al sito internet www.australiatwin.it, la pagina FB personale e del viaggio, il contatto Twitter e Couchsurfing.
L’arrivo a Sydney è previsto entro il 10 gennaio, sarò accolto da alcuni “centauri” molisani e spero anche da tanti italiani. Sarà davvero emozionante conoscerli e conoscere un’altra realtà diversa da dove si vive”.
LEO DI BERNARDO
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