++ Ordine del Giorno
Congresso FEAM 2008
Ore 15.00 Accredito
Ore 15.20 Inizio Lavori e insediamento Presidenza
• Benvenuto Luigi Reale e Manocchio Fiorentino
• Introduzione Coordinatore Berardini
• Segreteria stesura verbale
• Commissione per stesura Documento Finale
• Lettura Documento Finale Congresso FEAM 2004
• Lettura Documento Finale Conferenza Molise 2005
• Lettura Doc. Finale GIOVANI Conferenza Molise 2005
• Intervento e Relazione del Presidente FEAM Iacobucci
• Proposta Riforma Statuto Regionale “Diritto Civile”
• Dalla Regione Teresio Onorato
• riflessioni sui documenti finali
• Interventi Congressisti e Ospiti
• Ev Repliche
• Ev. proposte modifiche statutarie
• Ev. Pausa
• Stesura Documento Finale
Ore 18.00 Relazionne Il Molise e i Sanniti
Dott. Paparozzi Giuseppe
Ore 18.30 Relazione Il Molise dalla crisi del fascismo alla liberazione
Dott. Roberto Coltella
Ore 19.00 Lettura e approvazione Documento Finale
—
”’Documento Finale”’
Il congresso F.E.A.M. (Federazione Europea Associazioni Molisane) da mandato agli organismi dirigenti di accogliere le indicazioni, gli orientamenti e i progetti emersi nel corso del dibattito congressuale e di tradurli in proposta operativa.
Non si propongono mozioni ma si recepiscono istanze, suggerimenti e principi generali da cui far discendere le linee guida per i prossimi anni
Fanno parte integrante di questo documento le relazioni del Presidente uscente Saverio Iacobucci e del coordinatore Angelo Berardini.
1) Il presidende mette in evidenza le scarse risorse elargite dalla regione Molise ai molisani nel mondo. Quindi chiede risposte concrete per incrementare i finanziamenti.
2) Intervento del presidente dei molisani di Basilea Giovanni Berardi che chiede la possibilita’ di votare nelle elezioni locali tramite voto postale (vedesi allegato 2);
3) Intervento del Dott. Teresio Onorato, dirigente regionale dell’ufficio con i molisani del mondo, evidenziando l’aumento delle risorse del 40% diretto ai molisani all’estero, nonostante i tagli al bilancio generale della Regione. Il Dirigente mette anche in evidenza l’esigenza di presentare progetti concreti in base a modelli prestampati onde ottenere contributi e finanziamenti.
4) Interviene il presidente dell’Associazione del Bedfordshire, Luigi Reale, relativamente alla grave chiusura del Vice-consolato d’Italia di Bedford, che causa disagio agli italiani ed in particolare ai moltissimi molisani. Si chiede un energico intervento delle autorita’ molisane verso il MAE.
5) In ricorrenza del 35° dell’Associazionismo in Europa, avanziamo una proposta concreta operativa nei giorni 24, 25 e 26 ottobre 2008, in Svizzera (Basilea), sede della prima associazione molisana in Europa, un convegno finanziato dalla Regione.
6) Nuova denominazione Associazioni affiliate “Molisani Altrove.it” .
Letto confermato e sottoscritto
Bedford 14 giugno 2008
—
”’Relazione a Cura di Fiorentino Manocchio”’
“L’EMIGRAZIONE ITALIANA A BEDFORD COMPRESA QUELLA MOLISANA E LA NASCIATA DELL’ASSOCIAZIONE MOLISANA DEL BEDFORDSHIRE.
Bedford “ Town of many colours” cosi titolava Myatt (1975) in un articolo pubblicato sulla rivista The Listener”.
L’autore voleva evidenziare fin dal titolo la particolarita’ di Bedford: quella, in altre parole, di essere una delle citta’ piu’ multietniche della Gran Bretagna. Ancora oggi il 15 % dei suoi abitanti, infatti e’ nato all’estero e circa il 40% e’ figlio d’immigrati. Sono piu’ di 50, inoltre le nazionalita’ presente nella citta’ e tra queste, la piu’ numerosa e’ quella italiana.
Voglio brevemente ricordare che appena dopo la fine della seconda guerra mondiale l’Italia attraversava una profonda crisi economica ed in particolare nel sud dell’Italia, si aveva un alta percentuale di disoccupati e vi era una elevata poverta’. Questa situazione era stata aggravata dalle leggi fasciste che avevano proibito l’emigrazione nell’interno dello stesso territorio italiano. Si rendeva necessario per il nuovo governo invogliare la popolazione lavorativa ad emigrare all’estero.
La causa di una cosi’ massiccia presenza di italiani a Bedford e’ da attribuire alla London Brick Company che e’ stata la piu’ grande fabbrica di mattoni nel mondo (da marzo 2008 e’ definitivamente chiusa nella citta’ di Bedford), le cui fornaci erano localizzate a tre chilometri circa a sud della citta’.
Nell’immediato dopoguerra, quando la Gran Bretagna doveva ricostruire le sue citta’ distrutte dai bombardamenti tedeschi, la London brick Company conosceva un incremento della domanda della produzioni di mattoni che poteva essere soddisfatta, appunto, con un aumento notevole della manodopera. Non essendo reperibile manodopera locale, la societa’ decideva allora di ricorrere a forza lavoro esogena attraverso i piani di Reclutamento Collettivi, che il governo britannico in quegli anni concordava con alcuni governi europei interessati: tra questi figurava anche l’Italia.
Nel 1951 la ditta Marston Valley Brick Company Ltd. stabili un ufficio di collocamento a Napoli per reclutare direttamente operai (naturalmente uomini) per lavorare a Bedford. Gli operai, dopo essere stati reclutati dalla ditta di mattoni a Napoli, dove veniva gia’ fatta una prima visita sellettiva per l’idonieta’ al lavoro, andavano a Milano dove venivano sottoposti ad una dettagliata visita medica. Il governo italiano aveva accettato che quelli che sarebbero partiti dovevano essere dichiarati idonei per il lavoro prima di lasciare l’italia. Il primo
gruppo di uomini arrivo’ a Milano il 28 maggio 1951.Tutti provenienti da paesi diversi del sud.
Da mie ricerche personali posso sostenere che i primi molisani giunti a Bedford il 30 maggio 1951 furono il defunto Carmine Del Greco e Giovanni Calardo entrambi proveniente da Busso (il Calardo ora vive a Loughborough a 100 chilometri a nord di Bedford e’ stato invitato a questo congresso ma per motivi di salute non ha potuto partecipare), ed i fratelli Giuseppe e Nicola Valerio, purtroppo anche essi deceduti, provenienti da Ferrazzano, essi arrivarono con un gruppo di circa 40 operai proveninti dal sud d’Italia.
Pochi giorni dopo arrivo’ un altro gruppo, i defunti Sabato Manocchio, Carmine Martiello, Pinto Giovanni e Osvaldo Sepede provenienti da Busso ed anche il signor Achille Coladangelo che e’ ancora vivente ed e’ residente a Busso.
A questo punto riporto un estratto dal libro “Voci nascoste” della Dott.ssa Carmela Semeraro che e’ una intervista fatta a mio padre.
“Io sono Sabato Manocchio di Busso, Campobasso, facevo parte del secondo gruppo che arrivo’ il 5 luglio 1951 a Milano…. Li fecero un capodrappello di uno di Caserta che era gia’ stato qua in Inghilterra e si adattava a parlare in Inglese. Nel gruppo, mi ricordo, potevamo essere una cinquantina… Poi la ditta ci ha preso a Dover e ci ha portato qua giu’. Il rappresentate ci ha preso con le auto e ci ha portato giu’ direttamente all’ostello (vecchie barracche militari usate durante la seconda guerra mondiale per i prigionieri di guerra). Per strada ci hanno fermato a un punto a meta’ strada per darci un po’ da mangiare e bere, qualcosa cosi. Ci hanno dato tutti i documenti lavorativi… senza soldi.
L’unico soldo che ci hanno dato, e’ una sterlina, qui, dove ci hanno fermato per mangiare qualcosa, e da comprare qualcosa a gusto nostro, una sterlina a testa. Tanne (allora) con una sterlina mangiavi …. mangiavi abbastanza, pero’ furono talmente gentili a darcela quella la.”
Voglio ricordare due frasi che mio padre mi ha sempre raccontato quando mi parlava della sua emigrazione a Bedford.
Una rappresenta il fatto che lui quando e’ emigrato, nel gruppo dei 50 era l’unico che e’ venuto senza un bagaglio, e questo gli causo’ problema alla dogana a Dover, non volevano farlo passare (probabilmente fu preso per vagabondo oppure un dissidente politico) fu interrogato a lungo dalla polizia doganale alla fine prevalse “la saggezza di mio padre” che con tono pacato e serio disse all’interprete “ se avessi avuto una valigia e degli indumenti da trasportare non sarei venuto a lavorare in Inghilterra” . A questo punto fini’ l’interrogatorio e gli permisero di continuare il viaggio verso Bedford.
L’altra espressione “ amo l’Inghiltera come amo l’Italia” espressione questa forte e dolce che purtoppo non abbiamo il tempo per poterla analizzare
dettagliatamente in questa sede, si potra’ in futuro farne oggetto di qualche altro seminario.
Da queste poche persone Molisane giunte tra la fine di maggio ed inizio giugno 1951 inizio’ poi l’emigrazione vera e propia dal molise di operai (ed in seguito di famiglie intere) che vennero a lavorare nelle fornaci di mattoni a Bedford.
Sono pervenuti a Bedford vari Molisani provenienti da Ferrazzano, Petrella Tifernina, San Giuliano di Puglia, Casalciprano, Colletorto, Castropignano, Baranello e Oratino, ma il gruppo piu’ sostazionso e’ pervenuto dal comune di Busso. Dal 1951 agli anni 60 si puo’ affermare che quasi un quarto dei cittadini di Busso sono venuti a lavorare e vivere a Bedford, anche questo dovrebbe essere oggetto di un futuro seminario per capire perche’ questo fenomeno e’ successo solamente con Busso e non con gli altri paesi del Molise.
I primi anni d’emigrazione furono duri e faticosi si pensava a lavorare sodo per assicurare un prospero futuro alla famiglia. Forme di socializzazione erano sporadiche e si limitava a gruppi ristretti di familiari ed amici.
Solo nel 1979 dietro l’interessamento del defunto Carmine Del Greco si ebbe il primo raduno dei Molisani con l’organizzazione “ La rottura della Pignata” dove fu organizzata una serata danzante riproponendo la famosa tradizione bussese.
Il signor Del Greco dal 1973 al 1983 annualmente ripeteva la serata tradizionale della rottura della pignata e formo’ una associazione bussese di Bedford.
Dal 1984 la presidenza dell’associazione fu affidata al defunto signor Domenico Coladangelo. Parallelamente all’associazione bussese dietro la dirigenza di Picciano Filomena Sepede nacque anche un gruppo folcloristico che riproponeva i balli Molisani, con particolarita’ il ballo della quadriglia. L’associazione ed il gruppo folcloristico, hanno operato proficuamente fino al 1993 poi man mano le loro attivita’ si sono ridotte fino alla totale cessazione nel 1996.
Per anni i Molisani non si sono piu’ riuniti e nessuna attivita’ socio culturale e’ stata proposta. Con il recente terremoto nel Molise i Molisani hanno riscoperto la voglia di riaggregarsi e quindi oltre a prodicarsi per la raccolta dei fondi per il terremoto (devoluti poi all’amministrazione comunale di San Giuliano di Puglia) si sono avuti i primi incontri per poter rilancaire una nuova associazione.
In data 12 ottobre 2003 nasce l’attuale Associazione Molisana del Bedfordshire.
L’associazione ha il compito di rinsaldare i rapporti tra noi che viviamo nel Bedfordshire e la Regione Molise ed in particolare anche con i nostri paesi di provenienza. Si propone l’organizzazione di serate socio culturali per far conoscere alle nuova generazione la nostra Regione e far rivivere anche serate ricreative come la “Rottura della Pignata”, far rivivere alcune tradizioni culinarie, Pantacce fasciole e cotiche, pizza e minestra, cavatielle e carne de puorche, cucucielle e patane ecc. ecc. .
Abbiamo proposto alcune attivita’ culturali tra queste vanno ricordate: il raduno dei Molisani con il seminario “Il Molise Day”, presentazione e dibattito, condotto dal Prof Luigi Reale, sul videodocumentario turistico-culturale dal titolo: The province of Campobasso. La presentazione della Vita di Garibaldi, relatrice la pronipote Anita Garibaldi e il prof. Luigi Reale. Siamo riusciti ad avere una proficua collaborazione con l’amministrazione comunale di Busso che in quest’ultimo anno si va intensificando e si e’ formato un rapporto di amicizia con l’amministrazione comunale di Kempston i quali probabilmente proporanno all’amministrazione comunale di Busso una collaborazione piu’ formale.
Abbiamo avuto anche una collaborazione con l’amministrazione Regionale Molisana certamente ci aspettevamo di piu’ pero’ siamo sempre disponibili a ripartire da quello gia’ fatto per approfondirla e migliorarla.
L’unico neo della nostra attivita’ e’ quello di riuscire a coinvolgere maggiormente i giovani, qui ancora non siamo riusciti a lanciare delle proposte che possano renderli partecipi. L’amministrazione comunale di Busso qualche mese fa ci ha proposto di attivare degli scambi tra giovani di origine Molisana residenti a Bedford e giovani studenti del Molise, ci stiamo lavorando. Sporadicamente qualche giovane ha partecipato alle nostre attivita’ ma certamente vogliamo che la partecipazione sia piu’ numerosa quindi e’ nostro compito ripensare e ristrutturarci in modo che possiamo avere un dialogo piu’ proficuo con i giovani, se vogliamo che le nostre tradizioni e la nostra cultura in un futuro vicino non scompaiano. E’ naturalmente importante ripensare e ristrutturare la nostra associacione per poter lanciare una sfida moderna al mondo dell’associazionismo e delle attivita’ future da intraprendere nell’era contemporanea.
E’ doveroso da parte mia e di tutta l’Associazione Molisana del Bedfordshire ricordare il defunto Comm. Nicola Valerio, ( Presidente Onorario della nostra Associazione fin dalla nascita della stessa) che con le sponsorizzazione ricevute dalla sua ditta ci ha dato un aiuto finanziario non indifferente.
Va anche sottolineato il sostegno morale e finanziario dato dal Cav. Coladangelo Lorenzo che non solo provvede a finanziare la nostra Newsletter, ma e’ un accanito sostenitore e finanziatore di tutte le nostre attivita’ (e’ un sostenitore non solo della comunita’ Molisana ma di tutta la comunita’ Italiana residente a Bedford).
Per riconoscenza al Coladangelo, nel 2007 abbiamo proposto al Dr Piero Vaira, Vice Console Italiano in Bedford, la candidatura per il Cavalierato della Repubblica Italiana, che nel 2008 e’ stata concessa dal Presidente della Republia
Giorgio Napolitano . Va anche ricordato che qualche mese fa anche un altro cittadino di origine Molisana (nato a Bedford da genitori provenienti da Ferrazzano), il Cav. Antonio Moliterno, ha ottenuto il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.
Un ringraziamento particolare va fatto a tutti i consiglieri dell’Associazione Molisana Bedfordshire per il loro impegno e la loro proficua collaborazione.
—
”’Relazione Presidente Iacobucci”’
bedford congresso
CONGRESSO FEAM – Bedford (Inghilterra) 13 – 14 – 15 giugno 2008
Saluto.
Care amiche e cari amici, congressisti,
gentili autorità regionali, il Dirigente D. ONORATO Teresio.
La FEAM (Fed. Europea Assoc. Molisane)
si vuole di essere veramente europea, non si sa ancora per quanto tempo, ma comunque fino
ad oggi abbiamo voluto celebrare i congressi in diverse nazioni.
In Svizzera dove si sono svolti diversi congressi, in Belgio nel 2004 e adesso in Inghilterra ;
perché no la prossima volta recarci in Francia oppure in Germania.
Lo scopo della FEAM è anche quello di interessare i molisani dell’una o dell’altra nazione.
Lo scorso congresso della FEAM si svolse in Belgio, a La Louvière, e precisamente il
week-end del 17 aprile 2004. E dpo 4 anni celebriamo questo congresso a Bedford (Inghilterra).
Ci ritroviamo qui a Bedford grazie anche alla collaborazione della locale associazione molisana
di Bedfordshire che siamo venuti a visitare due volte a distanza di quattro anni in occasione delle
loro attività locali facendo rivivere le tradizioni d’origine.
Noi ringraziamo tutti i collaboratori, ma particolarmente il pres.te Luigi Reale e il segretario
Fiorentino Manocchio nonché tutta la squadra che li asseconda.
Permettetemi in po’ di campanilismo, se qui a Bedford, la vita associativa è molto attiva, è anche
grazie alla folta presenza di Bussesi, miei compaesani e seguiti anche dalle autorità municipali del
Comune di Busso.
Dal Congresso dell’aprile 2004 in Belgio, c’è stata una buona ed interessante attività, la quale avrebbe potuto essere ancora molto più proficua se i mezzi lo avessero permesso.
Quali furono le proposte emerse da quel congresso del 2004 :
– banca dati sulla domanda offerta di lavoro attingendo alle informazioni della regione Molise
– messa “on line” delle biblioteche dei singoli comuni
– iniziative di gemellaggio
– rifacimento del portale Internet finalizzato all’informazione da e per il Molise con tutti i
Comuni
– pacchetti turismo
– impostare il macro tema della famiglia e della cultura per i seguenti 3 – 4 anni
– attivazione di iniziative di formazione per i giovani per la conoscenza delle istituzioni
regionali del Molise
– si chiede di sostituire la parola “Consulta” in quella di “Consiglio”
– si propone di istituire un coordinamento mondiale
– si propone di prefigurare un sistema elettorale nel quale venga garantito un consigliere
regionale per quattro aree in analogia con la legge nazionale
– si propone l’iniziativa di fiera commerciale turistica, culturale almeno una ogni anno da
tornare nelle singole nazioni europee. Documento comunicato in Regione il 6.12.2004
Di tutto questo, qualcosa è stato comunque realizzato.
– Non c’è più una consulta ma bensì il Consiglio regionale dei molisani nel mondo ;
– la terza conferenza dei molisani nel mondo del 2005 ha permesso di installare
il recente Consiglio regionale dei giovani molisani nel mondo, e questo è positivo ;
– in sostituzione della “Consulta” è stato insediato il recente Consiglio regionale dei molisani nel
Mondo, ed anche questo è positivo ; ma senza poteri ;
Solamente TRE sono dunque i punti positivi realizzati dal 2004 ad oggi.
Siamo quindi ben lungi dalle proposte emerse dal congresso dell’aprile 2004.
elencare le attività svolte durante i 4 anni (vedere intervento di Iacobucci a Campobasso).
Cari congressisti,
qui non si tratta di dare colpe agli uni o agli altri, ma bensì alla situazione di scarsa sensibilità da parte di tutto l’apparato regionale, dal Consiglio alla giunta.
Non possiamo avere la stessa posizione nei confronti della dirigenza qui presente, la quale non puo’ fare altro che gestire come meglio puo’ quello che il Consiglio regionale eletto gli consente di fare.
Quando abbiamo insistito per l’installazione del Consiglio dei Molisani nel Mondo, l’intento ben
chiaro era quello di poter contare almeno per qualche cosa ; mentre dobbiamo purtroppo dire che le
disposizioni sono sempre decise dall’alto e i nuovi consiglieri obbligati ad accettare quanto è stato già predisposto ; questo è il piccolo pacchetto, se vi piace bene, altrimenti……… è la stessa cosa !
Dalla stesura del piano operativo triennale 2008 – 2010, che si trova nella cartella di ogni responsabile di associazione, si vede ben chiaro che noi molisani all’estero, pur essendo due volte
più numerosi di quelli residenti in Regione, contiamo ben poco.
Lo abbiamo letto con attenzione ed esaminato con altrettanta attenzione la dotazione annuale.
Se i propositi sono buoni, ormai ripetuti da tanti anni, purtroppo la dotazione lascia a desiderare.
Figuriamoci che il piano triennale prevede una dotazione di 700.000,- € l’anno durante 3 anni ;
Questo poi viene anche diramato globalmente tramite la stampa e dà l’impressione che noi siamo ben trattati ; qualcuno si dice, ma cosa pretendono questi emigranti ?
Perché si dice quello che uscirà dalla regione, ma non si dice tutto quello che entra nella regione :
le pensioni, i ritorni estivi, le rimesse di ogni genere, ecc….
noi diciamo che gli ”emigranti”, come siamo chiamati, contribuiscono ancora di gran lunga nella bilancia della regione.
Ma attenti che la somma di 700.000,-€ è per tutto il mondo ; ed in questa dotazione,
28% va all’assistenza ai Comuni per i Molisani che rientrano = 200.000,-€,
5% per pagare due collaboratrici a contratto che sono occupate nell’ufficio emigrazione = 34.000,-€
dunque la dotazione per tutti i molisani nel mondo è già diminuita del 33% ;
e quindi 33% di 700.000 = 210.000 ; restano dunque disponibili solamente 469.000 €
Cosa dire poi della diminuzione nei confronti della sterlina inglese che vale molto di più
dell’Euro.
A voi di giudicare come l’associazionismo molisano nel mondo è considerato.
Con le nuove disposizioni, se ho ben capito, non sarà più possibile avere dei contributi per il
funzionamento della federazione e associazioni, quindi cari amici inglesi, svizzeri, tedeschi, non potremo più riunirci per preparare i piani di lavoro necessari allo svolgimento delle attività che ci si propone di organizzare.
Il tutto sarà concesso tramite progetti : con contributi di una determinata percentuale oppure
finanziamenti accordati al 100% per dei progetti ben precisi e se saranno accettati.
Non credo che si puo’ vedere l’avvenire dei Molisani nel mondo in un futuro positivo.
E’ necessario che ci sia uno sforzo da parte della Regione, altrimenti l’associazionismo
molisano nel mondo scomparirà.
Il volontariato sia fisico che economico ha dei limiti ; è utile che lo si dica ripetutamente e
che gli eletti dalla popolazione ne siano coscienti.
Ancora poche settimane fa, gli italiani nel mondo e dunque i molisani, eravamo considerati
gli “ambasciatori” ; ma noi non vogliamo più essere i semplici ambasciatori, ma bensì anche
gli attori dello sviluppo della Regione, aspettiamo che i responsabili regionali facciano un
vero sforzo di quantità.
Sappiamo che un noto politico, assassinato negli Stati Uniti d’America, disse e fu eletto alla
massima carica, “non vi prometto gran ché, ma vi chiedo”.
Ma questo va bene in teoria, perché se non ci sono i mezzi, ben poco si puo’ fare.
E dunque quale futuro per l’associazionismo ?
Non crediamo che nella situazione che viviamo, ci sono possibilità di sviluppare l’associazionismo ;
a meno che si possano modificare certe disposizioni e trovare alcuni accorgimenti come detto
in sede di consiglio regionale il 2 giugno a Campobasso.
D’altra parte, noi non possiamo accettare che da un anno all’altro siano chiusi i rubinetti dopo
aver investito tanto nelle attività svolte anche con l’assenso delle autorità del momento.
Egregio Dottor Onorato, Vi invitiamo a farne partecipe i responsabili regionali di quanto si è detto e senz’altro sarà ripetuto in questo congresso.
Mi fermo per il momento anche per dare più spazio agli altri.
Saverio Iacobucci
(pte. Feam)
Lascia un commento