Monongah, commemorato il centenario della tragedia
Sette rintocchi della campana fusa appositamente per l’evento dalla Fonderia Marinelli di Agnone, e donata dalla Regione Molise, hanno rievocato, alle 10 e 35, nella piazza centrale di Monongah (west Virginia, Stati Uniti d’America) l’esplosione nella miniera di carbone n. 19 in cui il 7 dicembre 1907 persero la vita quasi mille operai, tra essi 271 italiani e ben 87 molisani.
Il sole comparso dopo giorni di nevicate non è riuscito a riscaldare i cuori dei centinaia di molisani provenienti da tutto il nord America (Toronto, Montreal, Chicago, Philadelphia, Pittsburg e New York) e della delegazione istituzionale della Regione guidata dal Presidente Michele Iorio, commossi ed emozionati nel commemorare un così tragico evento in un luogo particolare in cui si sente più forte il dolore e il dramma di quegli accadimenti che videro così tante vite spezzate e private del futuro.
“Il Molise -ha detto nel suo commosso intervento il Presidente Iorio-, una delle più piccole regioni d’Italia, in quella triste occasione pagò il prezzo più alto in termiie di numero delle vittime. Ben 87 tra giovani ragazzi e padri di famiglia persero la vita in quella miniera numero 19.
Oggi, ad un secolo di distanza, proprio in quella strada che ospitò, sotto gli occhi in lacrime e i cuori gonfi di dolore delle mamme, dei padri, delle mogli e delle fidanzate le bare in fila delle vittime, centinaia di emigranti molisani come loro, uniti a tutte le Istituzioni rappresentative dell’intero Molise (Regione, Province di Campobasso e Isernia, i sette Comuni di provenienza delle vittime) squarciano il velo dell’oblio di questo evento per troppo tempo dimenticato consegnando alla storia e alle prossime generazioni il sacrificio di centinaia di lavoratori.
Centinaia di uomini che perirono sul lavoro mentre cercavano di costruire un futuro migliore per sé e per i propri figli contribuendo alla realizzazione della società statunitense. Essi furono in verità i pionieri di milioni di emigrati italiani, tra di loro centinaia di migliaia furono molisani, che vennero in America a portare la tempra, la capacità, la caparbietà, il coraggio e la professionalità che li caratterizzava come popolo e che hanno fatto poi degli Stati Uniti la più grande, evoluta e moderna civiltà democratica del Pianeta.
In questo giorno che consegniamo alla storia del nostro paese e della nostra regione, il Molise, tramite me, attraverso gli altri vertici istituzionali qui presenti e con i tantissimi corregionali provenienti da tutto il nord America, tributa gli onori e il rispetto che meritano a questi 87 suoi figli. Mi sento particolarmente fiero di vedere questa regione finalmente unita nel dolore, nel rispetto e in una memoria che ora appartiene a tutti”.
Alla cerimonia commemorativa, che si è svolta nel centro di Monongah, erano presenti anche il governatore del West Virginia, Joe Manchin III, Presidente di tutti i Governatori degli Stati Uniti e di origini calabresi, l’Ambasciatore d’Italia negli Usa, Giovanni Castellaneta e l’Arcivescovo Metropolita di Charleston che ha dato poi la benedizione ufficiale alla campana commemorativa.
Dopo la benedizione un gruppo di bambini della scuola di Monongah, discendenti degli operai, ha letto i nomi di ciascuna delle vittime.
E’ quindi seguita una Messa solenne in onore di tutti i defunti e ci si è trasferiti al cimitero di Monongah per scoprire un monumento che ricorda l’incidente.
Commovente la partecipazione dei tanti molisani presenti e particolarmente le immagini che vedevano i vari Sindaci, con indosso la fascia tricolore, nel mezzo della neve, cercare tra le tombe un cognome del proprio paese per onorarne, a nome dei propri cittadini, la memoria.
Fonte: primapaginamolise
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