MAR DEL PLATA – Il corpo di ballo della Collettività Mafaldese
e Molisana di Mar del Plata chiamato “Terra Nostra” ha presentato sabato
scorso al Teatro Colon “Nostalgia”, opera ideata e diretta dalla
coordinatrice Valeria Bratelli, nipote di molisani ed abruzzesi. Uno
spettacolo che, per la prima volta, ha portato sulla scena un’opera che
racconta la storia di un emigrante italiano attraverso diverse danze e
coreografie, dalla tarantella alla polka, dalla quadriglia al tango, dal
folklore argentino alle danze contemporanee.
Il tutto accompagnato da un video realizzato dagli stessi giovani in
cui sono stati ripercorsi gli anni passati. Molto curata anche la
scenografia, così come i costumi, che hanno coinvolto gli spettatori
attraverso le sette tappe della storia da “La storia comincia”a “La vita
nella campagna, lo sposalizio”, da “Lasciare la cara terra, il commiato e il
nuovo mondo”, a “Adattarsi al nuovo mondo” passando per “Nostalgia” e
“Ritorno alla mia terra”, fino a “Una storia, molti ricordi, varie
generazioni”. Dopo il finale ogni giovane è stato presentato con la
proiezione delle fotografie dei suoi antenati italiani e il luogo di
origine.
Willy Wullich, direttore del Teatro Colon di Mar del Plata, si è
congratulato per la performance dei giovani e per le emozioni che hanno
suscitato. “Questo spettacolo – ha commentato – non appartiene più solo alla
Collettività Mafaldese e Molisana, o alla comunità italiana di questa città,
ma a tutti gli abitanti di Mar del Plata, come simbolo di ciò che si può
realizzare artisticamente. Un simbolo che abbiamo il dovere di mostrare al
mondo”.
Il presidente del sodalizio, Angiolino Palena, visibilmente emozionato
ha ringraziato a tutti coloro hanno partecipato all’iniziativa, e tutta la
comunità italiana di Mar del Plata per l’appoggio dato confermando
l’intenzione
di presentare questo spettacolo in altre città dell’Argentina e dell’Italia.
“Questo gruppo è nato tantissimi anni fa, e questo e il risultato” ha
detto Valeria Brattelli. “Dopo molti mesi di allenamento e preparazione, 5 e
6 al giorno, possiamo offrire un’opera che raduna a tutti gli italiani ed a
tutti gli emigrati in generale. Tutti i giovani partecipanti hanno origini
italiane. Il nostro lavoro lo dedichiamo ai nostri genitori, ai nostri avi,
a tutti voi che ci avete passato le tradizioni e la sentiamo molto forte
nella nostra sangue”. (marcelo.carrara)
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