SYDNEY – 31 ottobre 2002, ore 11.32, un sisma verificatosi con epicentro tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti mise in ginoccho il Molise.
In pochi secondi una scossa di terremoto pari all’VIII grado della scala Mercalli
provocò il cedimento del solaio della scuola “Francesco Iovine” di San Giuliano di Puglia che comprendeva la scuola materna, elementare e media. Sotto a quelle macerie rimasero intrappolati 57 bambini, 8 insegnanti e 2 bidelli.
In pochi attimi quelle immagini fecero il giro del mondo, ma si capiva subito che tra quelle macerie qualcosa di orrendo stava per accadere. Purtroppo da quelle macerie i vigili del fuoco estrassero 27 anime innocenti e una maestra, si salvarono solo due alunni.
La disperazione e lo sconforto di quelle famiglie riempirono le pagine di tutti i giornali, delle televisioni, in un attimo il Molise è stato il centro del mondo per questa tragedia immane, una tragedia che ancora oggi a distanza di cinque anni porta con se le ferite di quelle famiglie che hanno perso i loro cari e che mai nessuno potrà restituire.
Rircordo che anche in Australia noi tutti fummo colpiti da questa tragedia e così decidemmo come tanti altri di fare qualcosa, un qualcosa anche se pur piccola aiutasse a risollevare un pò gli animi e il morale dei nostri corregionali. Grazie al coinvolgimento della SAM, l’associazione molisana di Sydney riuscimmo a sensibilizzare non solo la comunità italiana, bensì anche quella australiana facendo la nostra parte raccogliendo 101.000.00 dollari. Sapevamo benissimo che il nostro contributo non restituiva quegli Angeli ma volevamo condividere il loro dolore facendo un’opera di bene.
Ora ricorre l’aniversario e anche noi molisani d’Australia ancora una volta vogliamo esprimere la nostra solidarietà per non dimenticare gli “Angeli di San Giuliano”.
Nonostante le migliaia di chilometri oggi anche noi ci sentiamo vicini a tutti coloro che hanno perso i propri figli, idealmente vogliamo condividere con tutti, con le istitituzioni regionali questo giorno che ha segnato profondamente la nostra amata regione, la commozione è tanta ve lo assicuro.
Nella mia mente è rimasta impressa la mia visita a San Giuliano, sentivo che dopo tutto quello che si era fatto avevo il dovere di recarmi in questo paese per vedere da vicino e rendermi conto della tragedia.
Quando arrivai al cimitero in quel triste silenzio ho potuto capire cosa significasse perdere un figlio. In quel piccolo cimitero erano migliaia le lettere i giocattoli che ricoprivano e ricoprano ancora oggi quelle lapide.
Una madre con un rosario tra le mani, seduta su una panchina contemplava piangendo l’immagine di quel figlioletto perso prematuramente e come se rassegnata senza più la forza di piangere mi fece capire con uno sguardo che la sua vita si era fermata a quel fatidico 31 ottobre 2002.
Quando mi recai alla Iovine tra le macerie riuscii a scorgere ancora dei libri, quaderni qualche borsa e disegni fatti presumibilmente dai bambini.
In un attimo ho rivissuto quelle immagini che avevo visto in tv a migliaia di chilometri di distanza, l’Australia, eppure ora ero lì, a rivivere quella tragedia commovente che i nostri corregionali hanno vissuto.
Lasciai San Giuliano con il magone in gola, mentre mi allontanavo contemplavo il cielo, avevo la sensazione come se qualcuno mi stava osservando, magari ringraziandomi per tutto quello che avevo fatto nonostante le migliaia di chilometri e rendere omaggio a questi bambini che neanche conoscevo, ne valsa la pena, sono fiero di averlo fatto. Di sicuro questa tragedia mi ha segnato la vita ma nello stesso tempo mi rende orgoglioso perché aiutare chi ne ha bisogno mi riempie l’anima.
Per quel disastro nessuno ha pagato. Per il giudice di Larino, Laura D’Arcangelo
i sei imputati coinvolti alla costruzione della soprelevata accusati di concorso in omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni sono stati prosciolti in mancanza di insufficienza di prove, quindi il fatto non sussite. In pratica la causa del crollo della scuola era da attribuirsi solo a un fattore di natura e non un errore umano nel costruire la sopraelevata della Iovine. Dispiace solo che quelle vittime è come se l’avessero uccisi due volte.
Leo Di Bernardo
Segretario della SAM, Sydney associazione molisana.
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